Archivio Storico Olivetti

stabilimento Olivetti Mexicana S.A., Tepotzotlán (Città del Messico, Messico)

Olivetti Mexicana S.A. plant, Tepotzotlán (Mexico City, Mexico) (alternate)
Tipologia Architettura e Paesaggio

Metadati

Tipologia

Tipologia edificio
stabilimento produttivo

Architetto

Ricardo Legorreta

Notizie storiche

Descrizione
Il progetto non realizzato per un nuovo impianto produttivo in Messico risale al 1968 e rientra nelle politiche aziendali di espansione commerciale della consociata Olivetti Mexicana SA-OMSA, la cui fondazione risale al nel 1949. Lo stabilimento avrebbe permesso il trasferimento dell’attività produttiva dalla fabbrica Olivetti di Vellejo, sobborgo di Città del Messico, realizzata su progetto dell'impresa Cubiertas Ala di Felix Candela all’inizio degli anni Sessanta.
 
Il sito scelto per la realizzazione dello stabilimento produttivo si colloca a 45 chilometri a Nord di Città del Messico nella regione di Cuatitlán, in un'area agricola di 400.000 mq. Tale posizione risulta strategica in termini di visibilità grazie alla vicinanza dell’arteria autostradale altamente trafficata che collega la capitale allo stato di Querétaro.
L’OMSA affida il progetto architettonico allo studio Legorreta Arquitectos, fondato nel 1965 da Noé Castro, Carlos Vargas e Ricardo Legorreta (1931-2011), quest’ultimo considerato dalla committenza «uno dei più noti architetti moderni di scuola messicana» (Nuovo stabilimento Messico, 1969). L’impresa costruttrice è individuata nella Bufete Industrial, una tra le ditte più importanti e riconosciute del paese.
 
Lo stabilimento proposto da Legorreta si articola in quattro volumi a pianta rettangolare – asse maggiore orientato nord-sud - collegati da passerelle coperte. La maglia strutturale modulare (quadrato di 12x12 metri) sulla quale sono impostati tutti gli edifici è composta da pilastri cruciformi rastremati verso il basso in calcestruzzo armato gettato in opera e travi in calcestruzzo armato precompresso, il cui calcolo strutturale è affidato direttamente dallo studio Legorreta alla ditta Sistemas Presforzados S.A., Freysinet S.A., specializzata in strutture precompresse.
L’edificio più esteso ospita le officine, l'area del montaggio e il magazzino; accanto ad esso sono posizionati gli impianti di verniciatura, pressofusione e iniezione della plastica. Il terzo edificio si caratterizza invece come luogo di socializzazione e cultura, nel quale trovano spazio i servizi sociali. Nei disegni si riconoscono, infatti, la mensa, la biblioteca, l'asilo nido e l’infermeria, circondate da un parco, da campi da calcio e baseball ad uso dei dipendenti.
Al fine di enfatizzare il valore plastico degli edifici, Legorreta sceglie di accentuare l’andamento inclinato della falda di copertura con tamponature in mattoni intonacati addossate esternamente ai pilastri. Superando di circa 1,5 metri la quota del solaio, le cortine murarie nascondono sia la maglia strutturale che i solai, ritagliando ampie campiture colorate nel paesaggio.
 
L’attenzione al contesto ambientale assume un’importanza cruciale. L’intero progetto è determinato dalla presenza di un filare di vecchi pini, che segnava il netto confine tra due proprietà preesistenti. Legorreta non solo decide di mantenere questo elemento naturale, ma lo rende «base y eje de composición» (Stabilimenti Olivetti Mexicana a Cuautitlan, 4 settembre 1969) di tutto il complesso: accanto ad esso è disegnata la strada di accesso e gli stabilimenti stessi si attestano perpendicolarmente al filare, che diventa vero e proprio elemento compositivo.
Il complesso industriale è completato dall’inserimento di una cisterna per l’acqua, monumentale prisma a base rettangolare con una faccia inclinata, alto oltre venti metri e dipinto di rosso acceso, e della scultura-logotipo posizionata a terra lungo il sedime autostradale. La torre dell’acqua e la scultura-logotipo costituiscono gli elementi appositamente studiati per aumentare la riconoscibilità dell’impresa, e in particolare per la percezione “in movimento” che delle fabbriche si ha percorrendo la prospiciente autostrada.
 
Alla fine del 1968 una delegazione di tecnici viene mandata dalla sede centrale di Ivrea in Messico per un controllo dello stato di avanzamento dell’esecutivo. Si evidenziano al contempo alcune carenze negli standard qualitativi degli impianti, problematica alla quale cercano di porre rimedio attraverso una importante politica di trasferimento di know how italiano sia sul piano progettuale che tecnico-costruttivo. In accordo con lo studio Legorreta, sono apportate delle varianti significative negli alzati, per i quali sono aumentate in numero e dimensione le finestrature, e i camminamenti copersi all’esterno dei volumi produttivi. Con la ditta costruttrice si discutono invece questioni tecniche e ingegneristico-impiantistiche soprattutto legate all’erogazione della corrente elettrica e dell’acqua.
 
Il progetto di Legorreta viene accantonato nel 1969 e rimane in stallo fino al 1977, quando una grave della consociata – causata dalla crisi finanziaria nazionale combinata alle politiche antiinflazionistiche del nuovo governo brasiliano – impone l’abbandono definitivo della nuova fabbrica e si preferisce procedere con il re-styling gli stabilimenti di Vallejo.
Estremi cronologici
1968 - 1969

Fonti esterne

bibliografia:
Alessandro Colombo, Pier Paolo Peruccio, Olivetti in Messico. Ovvero la qualità come sistema, in Checa-Artasu Martín Manuel, Olimpia Niglio, Luigi Maccotta (a cura di), Italianos en México arquitectos, ingenieros, artistas entre los siglos XIX y XX, Aracne, Roma 2019, pp. 268-282.

Pier Paolo Peruccio, Olivetti in Messico: 1949-2002, in “Op Cit”, n. 167 (2020), pp. 22-32.

Pier Paolo Peruccio, Mexico 1968: the Olivetti identity and promotion of the corporate image at the Olympic Games, in Davide Fornari, Davide Turrini (a cura di), Identità Olivetti Spazi e linguaggi 1933-1983, atti del convegno (Ferrara, Venezia e Bologna, 12-14 dicembre 2019), Triest Verlag, Zurigo 2021, pp. 316-327. 

Giorgio Nepote Vesin, Ricardo Legorreta and Olivetti: the project of a new industrial landscape in Mexico, in Filiz Karakuş, Seçil Kartopu (a cura di), IAR IARDE Proceedings Book. 1st International Architecture, Art and Design Symposium, atti del 1st International architecture, art and design symposium IAR-ARDE 2022 (Ankara, Ankara Yıldırım Beyazıt Üniversitesi, 5-7 ottobre 2022), Ankara Yıldırım Beyazıt Üniversitesi, Ankara, e-book, 2023, pp. 110-121.

Fonti archivistiche varie

Archivio Associazione Archivio Storico Olivetti, Ivrea (Italia)